Xagena Mappa
Xagena Newsletter
OncologiaMedica.net
Neurologia

L’Allopurinolo rallenta la progressione della malattia renale mediante riduzione dei livelli di uricemia


L’iperuricemia è strettamente associata allo sviluppo di ipertensione, malattia renale e progressione della malattia.

L’Allopurinolo riduce i livelli plasmatici di acido urico inibendo l’enzima xantina-ossidasi.

I Ricercatori del Tuen Mum Hospital di Hong Kong hanno ipotizzato che la somministrazione di Allopurinolo finalizzata a ridurre i livelli plasmatici di acido urico ( con valori finali nel normale range ) nei pazienti iperuricemici con malattia renale cronica potesse produrre benefici abbassando la pressione sanguigna e rallentando la velocità di progressione della malattia renale in questi pazienti.

E’ stato condotto uno studio prospettico al quale hanno partecipato 54 pazienti iperuricemici con malattia renale cronica.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale al trattamento con Allopurinolo 100-300mg/die, o a continuare ad assumere l’usuale terapia, per 12 mesi.

Gli end point dello studio erano:

1) funzione renale stabile con un aumento inferiore del 40% dei livelli plasmatici di creatinina;

2) funzione renale alterata con un aumento maggiore del 40% dei livelli di creatinina rispetto al basale;

3) inizio della dialisi;

4) morte.

Un paziente nel gruppo di trattamento ha interrotto lo studio a causa di una reazione allergica cutanea all’Allopurinolo.

I livelli plasmatici di acido urico si sono ridotti in modo significativo nei soggetti trattati con Allopurinolo mediamente da 9.75 a 5.88mg/dl ( p < 0.001 ).

Non c’è stata alcuna significativa differenza nella pressione sistolica o diastolica tra i due gruppi alla fine dello studio.
E’ stato osservato un trend verso più bassi livelli plasmatici di creatinina nel gruppo di trattamento rispetto ai controlli dopo 12 mesi di terapia, sebbene non sia stata raggiunta significatività statistica ( p = 0.015 ).

Secondo gli Autori, la terapia con Allopurinolo ha ridotto in modo significativo i livelli plasmatici di acido urico nei pazenti iperuricemici con malattia renale cronica lieve-moderata.

L’uso del farmaco è sicuro ed ha aiutato a preservare la funzione renale durante i 12 mesi di terapia rispetto ai controlli. ( Xagena2006 )

Siu Y-P et al, Am J Kidney Dis 2006; 47: 51-59


Nefro2006 Farma2006


Indietro